Thursday, December 4, 2014

"IO SONO LA PORTA DELLE PECORE"(Gv 10, 1-10)



Published on May 11, 2014

All'indomani della Pentecoste l'apostolo Pietro raduna già un numeroso gruppo di fedeli attorno ai discepoli... E' la messe abbondante che germoglia dal sangue di Cristo e queste sono le pecore che riconoscono il loro pastore. Gesù nel suo insegnamento si è servito, per spiegare grandi ed eccelse verità, di esempi comprensibili a tutti, come le parabole, ed ha portato similitudini dove Lui si impersona in figure identificabili per gran parte della sua gente. La pastorizia era molto diffusa in Palestina. Vaste torme di pecore pascolavano sui dossi delle colline e durante la notte venivano rinchiuse in recinti circondati da un basso muricciolo di pietre a secco. Un guardiano solo custodiva molte greggi riunite insieme, fino a che, al mattino venivano i pastori e ciascuno chiamava la proprie pecore e le conduceva a pascolare con sé. Capitava in certe notti che il ladro desse la scalata al muretto di cinta; o anche che il lupo affamato balzasse nel chiuso a divorare qualche pecora. Allora il guardiano, se poteva, gridava e difendeva il gregge; ma se c'era da rischiare la propria pelle, fuggiva al sicuro. E le pecore? Peggio per loro e per il padrone!

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